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TOUR ENO-GASTRONOMICO-CULTURALE

News · 17/03/19

L'Istituto Alberghiero racconta



"La nostra prima tappa è stata EATALY di Piacenza.

L'atmosfera è parsa subito molto coinvolgente soprattutto tra le tre diverse classi, in cui si è creata subito una forte intesa e una bella armonia. EATALY è stato aperto apposta per noi un'ora prima dell'orario abituale e siamo stati accolti in un'aula didattica al centro della struttura, dove Roberto Belli, il Presidente del Consorzio Salumi Tipici Piacentini, ha svolto una lezione molto approfondita sui Marchi di qualità (DOP e IGP) che vengono apposti sui nostri fantastici prodotti enogastronomici italiani.

 

In seguito la tecnologa alimentare Alessandra Scansani ci ha guidato nella degustazione tecnica e critica delle tre DOP piacentine: Coppa, Pancetta e Salame.

È stata un'esperienza sensoriale strepitosa, dove i ragazzi hanno analizzato passo passo questi salumi, partendo dai parametri visivi, passando a quelli olfattivi e concludendo in bellezza con tutte le sensazioni gustative.

 

La nostra docente ci ha mostrato come riconoscere dei salumi di qualità e diffidare di prodotti scadenti o imitazioni.

La maggior parte di noi ha preferito la Pancetta Piacentina DOP, ma anche salame e coppa non hanno di certo sfigurato tra le nostre fauci. Al termine della degustazione abbiamo fatto un rapido tour per EATALY e dopo una rapida conta per capire se qualcuno fosse stato rapito dai prodotti tipici italiani, siamo tornati sul pullman e ci siamo messi in viaggio per Bologna, seconda tappa del nostro tour enogastronomico, mettendo nel nostro mirino la visita a FICO EATALY WORLD, il parco agroalimentare più grande del mondo!

 

Durante questo spostamento abbiamo conosciuto meglio uno dei protagonisti indiscussi di tutto il nostro viaggio, ovvero il nostro autista Dario! Con la sua simpatia, la sua disponibilità e la sua gentilezza ci ha accompagnati ovunque permettendoci di godere appieno questa esperienza, dandoci anche qualche libertà in più. Un esempio su tutti è stato il karaoke collettivo che è partito a gran voce sulla strada verso Bologna: ragazzi (e docenti) hanno sfoggiato le loro abilità canore in una cavalcata di grandi classici dagli anni '80 ad oggi, passando da Raffaella Carrà agli Oasis, da Vasco Rossi a Max Pezzali, dai Queen agli Articolo 31, da Donatella Rettore a Bob Sinclair, dai Nomadi ai tormentoni estivi degli ultimi anni...facendo capire a noi "più anzianotti" che in realtà non siamo poi così vecchi, perchè la bella musica la conoscono tutti, anche le nuove generazioni.

 

Una volta arrivati a FICO ci siamo divisi in più gruppi e abbiamo visitato in libertà il parco, seguendo le filiere produttive dei vari alimenti che iniziavano all'esterno con svariati animali e piante da frutto o verdure, per proseguire all'interno con tutte le loro trasformazioni fino ad arrivare al prodotto finito. La filiera preferita da noi docenti è stata quella che iniziava dal grande maiale Large white, tipico dell'Emilia Romagna, e si concludeva con un profumatissimo panino con la mortadella!

 

Molti studenti, invece, hanno preferito esplorare FICO utilizzando le biciclette noleggiate gratuitamente, con cui potevano seguire dei percorsi lungo tutto lo stabilimento, seguendo le indicazioni della pista ciclabile. È stato molto divertente girare tra i prodotti tipici italiani e ogni tanto veder passare stormi di ragazzi e ragazze in camicia e cravatta verde, che cavalcavano le biciclette verdi targate Bianchi!

 

Alle ore 17.00 eravamo già tutti sul pullman, pronti per raggiungere il nostro hotel a Barberino Val d'Elsa, a pochi chilometri da Poggibonsi.

Il viaggio è passato rapidamente grazie alla consueta simpatia e intrattenimento svolto al microfono dal Prof. Gasparini e anche a un secondo round di karaoke collettivo che ci ha permesso di far volare il tempo, divertendoci.

 

Dopo il check-in e la distribuzione delle camere a tutti i ragazzi, ci siamo dati appuntamento per cena, prendendo un po' di tempo per una bella doccia e un po' di relax.

 

In seguito, tutti affamati, abbiamo riempito le tavolate messe a disposizione e aspettavamo con impazienza magari una pappardella col ragù di cinghiale, o una bella ribollita toscana, o magari cantucci e Vin santo...ma ci siamo dovuti accontentare di pasta pasticciata, lonza di maiale e crostata.

La cosa più bella è stata la critica costruttiva che i ragazzi hanno fatto ai piatti e alla qualità del servizio di sala: siamo fieri di vedere che i nostri insegnamenti stanno dando frutti e che cresce in loro esperienza, senso critico e una buona capacità di problem solving!

 

Dopo le raccomandazioni per passare una notte serena, senza troppa confusione, ma soprattutto nel rispetto degli altri ospiti dell'albergo, ai ragazzi è stato dato appuntamento alla mattina successiva. Giovedì, dopo una bella colazione abbondante, siamo risaliti sul pullman e, dopo aver salutato Dario (che ci era mancato), siamo partiti per le verdeggianti colline del Chianti, dove il nostro serrato rullino di marcia prevedeva la visita al Castello di Verrazzano.

 

Ambiente meraviglioso, immerso nel verde, con vigne da una parte, ulivi dall'altra e boschi che circondavano l'intera tenuta. I ragazzi hanno subito approfittato per fare svariate foto ricordo, singoli e in gruppo, dalle terrazze e dal prato del castello. La nostra giovane guida ci ha catapultato all'interno della storia di questa tenuta, facendo svariati riferimenti al passato e a come ora è divenuta un'azienda che produce ottimo vino e olio. La visita è proseguita nelle cantine di essiccazione delle uve per il Vin santo DOC e le barrique dove viene affinato per almeno 3 anni; scendendo siamo stati travolti da grandissime botti, bottiglie storiche anche di 100 anni, orci di terracotta per la decantazione dell'olio, ancora botti, botticelle più piccole per l'aceto balsamico e ancora botti su botti per l'invecchiamento del vino.

 

Ci sembrava di essere in un mondo fatato, dove l'umidità e un lieve profumo gradevole di muffe ci trascinava nel vero cuore pulsante di questa azienda. Ma la parte bella non era ancora arrivata! Al termine della visita delle cantine siamo stati portati nel ristorante dell'azienda, ubicato su una terrazza con vista colline, dove ci siamo comodamente accomodati ai tavoli, pronti per degustare i loro prodotti. si, l'orario per assaggiare un vino bianco, due vini rossi e il vin santo non era il migliore, visto che erano ancora le 10.30 del mattino, ma l'afflusso di bruschette, salumi tipici, formaggi, insaltate, pane toscano e altri prodotti locali ci hanno sicuramente aiutato ad affrontare questa ardua sfida.

 

Siamo stati guidati nella degustazione dei tre vini, con un'analisi sensoriale discendente molto simile a quella che facciamo durante i nostri corsi a scuola, dove la nostra guida ci spiegava cosa ricercare e quali aromi identificare nei vari vini.

 

Il Vin santo è stato ovviamente accompagnato dai cantucci e, dal momento che la nostra guida ha dovuto lasciarci, è toccato proprio al prof Casano fare l'analisi di quest'ultimo vino, facendosi aiutare dagli alunni dal naso più fine, che hanno analizzato molto bene questo prodotto. Non possiamo nascondere che abbiamo dovuto per forza fare un grande brindisi tutti insieme: a noi e alla Maturità che incombe!

 

Ma brindando con questi ottimi vini la Maturità verrà sicuramente affrontata nel migliore dei modi da parte di tutti. Dopo qualche minuto di relax per riprendersi dalla degustazione e dopo altre foto ricordo nella cornice della verdeggiante Toscana, il nostro viaggio è proseguito verso uno dei ristoranti di carne più famoso della Regione, se non di tutta Italia: la grandiosa Officina della Bistecca del Maestro Dario Cecchini.

 

Siamo stati subito accolti dal gentilissimo staff del ristorante che ci ha immediatamente messo in mano un bicchiere di vino rosso per darci il benvenuto, quando ancora eravamo in strada e appena scesi dal bus. Abbiamo apprezzato moltissimo e abbiamo concluso il nostro aperitivo con altre bruschette e prodotti tipici che ci hanno gentilmente offerto all'interno della macelleria, sotto la supervisione del grande Dario Cecchini. Il pranzo è stato veramente fantastico: tagli di carne di tutti i generi cotti e cucinati alla perfezione, prodotti tipici locali valorizzati daun personale di cucina e sala molto competenti e il tutto accompagnato dal vino della casa che esaltava tutte le caratteristiche sensoriali dei piatti (una decina, tra antipasti, contorni e dolci). Abbiamo ringraziato di cuore il signor Cecchini (e abbiamo anche fatto qualche foto ricordo con lui) per averci veramente fatto vivere un'esperienza culinaria indimenticabile.

 

Tutti belli sazi abbiamo ripreso il nostro viaggio, ma al posto della musica regnava un silenzio da coma gastronomico, con ragazzi (e docenti) molto assonnati e appesantiti da tutto il cibo che abbiamo mangiato. Con calma e serenità, scivolando tra le dolci curve delle colline del Chianti, siamo arrivati alla splendida città di San Gimignano, dove i ragazzi sono stati lasciati liberi di scoprire in autonomia le bellezze di questo borgo medievale che trasuda storia da ogni suo sasso.

 

Durante la visita è salita in cattedra la prof Accardo che ha accompagnato noi docenti e il gruppo di ragazzi che ci seguiva per le vie della città, facendo da cicerone e spiegando molto bene tutta la storia...non in francese, altrimenti avremmo capito in pochi, ma sicuramente è stata un'ottima guida!

 

Giunti al punto di ritrovo del bus siamo tornati in hotel per una bella doccia, una lauta cena (con altre critiche costruttive da parte dei ragazzi) e per vedere l'Inter che, sfortunatamente, è uscita anche dalla Europa League, con vari studenti dispiaciuti e affranti (e altri molto meno dispiaciuti e molto meno affranti...).

 

La stanchezza era ai massimi storici per questa giornata stupenda, ricca di cibo, vino e paesaggi indimenticabili, quindi dopo un breve briefing tenuto nella hall dell'hotel, ci siamo congedati tutti quanti, per andare a ricaricarci al meglio per l'ultimo giorno. La sveglia di venerdì è suonata molto presto e alle 7.10 eravamo già tutti, chi più chi meno svegli, a fare colazione.

 

La prima soddisfazione della giornata ce l'ha data la receptionist dell'hotel, che al momento del check-out ci ha fatto i complimenti per i nostri ragazzi, dal momento che sono stati molto educati, si sono comportati bene, non hanno gridato molto e non hanno disturbato le altre persone alloggiate. È anche vero che il paragone è stato fatto con l'altra scolaresca ospitata che era composta da ragazzini (molto rumorosi e turbolenti) di terza media, ma è pur sempre un complimento che ci ha riempito d'orgoglio.

 

Il nostro primo appuntamento della giornata era a FUA, Florence University of the Arts, una università americana specializzata in molti campi e soprattutto nell'Hospitality, che viene studiata ad altissimi livelli negli USA. I ragazzi di cucina hanno seguito un corso sulla cucina toscana e sulle tecniche di lavorazione, dove degli chef estremamente competenti (e giovani) hanno dapprima illustrato il percorso accademico e successivamente hanno fatto mettere "le mani in pasta" ai ragazzi, guidandoli nella preparazione dei pici ai fegatini di pollo e del pollo alla cacciatora moderno, svolti a regola d'arte.

 

I ragazzi di sala hanno svolto un corso sulle tecniche di abbinamento tra vino e cibo, condotto da un docente veramente molto preparato e appassionante, che li ha guidati prima nella teoria di abbinamento, poi in una degustazione pratica di un vino spumante abbinato alla schiacciata toscana, di un vino bianco abbinato a un salame e di un vino rosso abbinato al pecorino toscano.

 

Tutti quanti sono rimasti molto colpiti da questi corsi e dalla professionalità dei docenti; ad alcuni studenti è salita magicamente la voglia di studiare, altri sono stati stimolati nel continuare a crescere e affinare la propria tecnica. Questa università ha una filosofia molto simile al nostro Alberghiero "G. Brera", perchè punta molto sulla pratica e lascia gli studenti da soli o guidati dai docenti a gestire vari locali (da un ristorante a una pasticceria, da un B&B a una spa) per acquisire competenze ed esperienza in modo pratico; il tutto ovviamente supportato da vari corsi in aula di altissimo livello.

 

Al termine dei corsi e dopo aver fatto una bella foto di tutta la brigata di sala e di tutta la brigata di cucina, i ragazzi sono stati lasciati liberi di girare Firenze in autonomia, assaggiare i prodotti tipici che la città offre nei suoi locali più famosi e di nutrire anche il proprio spirito di tutta la cultura che una città come Firenze può offrire.

 

Il ritrovo era fissato per le 16.40 al pullman e il nostro autista Dario ci ha assicurato che, come i giorni precedenti, tutti quanti hanno rispettato gli orari alla perfezione, senza tardare di un secondo! Noi accompagnatori non è vero che eravamo sempre in ritardo......diciamo che dovendo fare i chiudi fila dovevamo per forza arrivare qualche minuto dopo, ma non per questo possiamo essere considerati ritardatari.

 

Quindi, con negli occhi e nel cuore le immagini e i ricordi di questa splendida esperienza eno-gastronomico-culturale, siamo ripartiti per Como. Dai commenti a caldo dei ragazzi si è vista tanta soddisfazione e tanta felicità per questo viaggio (ad avviso di alcuni troppo breve) e anche una buona dose di riconoscenza nei confronti della scuola e degli accompagnatori per aver permesso loro di vivere questa esperienza.

 

Dal canto nostro, ci siamo definiti molto soddisfatti e orgogliosi dei nostri ragazzi, perchè le preoccupazioni iniziali che prevedevano un viaggio d'istruzione, sono state spazzate via dal loro comportamento sempre educato, sempre molto puntuale, allegro, responsabile, socievole, un po' sciocco ma senza mai esagerare, che hanno reso possibile un viaggio d'istruzione che porteremo tutti quanti nel cuore per tanto tempo."

 


 

Stefano Casano, docente di Scienza degli Alimenti - Istituto Alberghiero

 

 

 




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