Da anni ormai è attivo il servizio di Counseling psicologico, con psicologo a disposizione dei nostri studenti; una figura specializzata che prende in esame determinate situazioni di conflittualità cercando di trovare un aiuto.
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Abbiamo chiesto al dott. Pala, Psicologo del Centro Studi Casnati, di raccontarci la sua esperienza.
"Uno spazio di riflessione e di aiuto per studenti-adolescenti in impasse
Affrontare un percorso di studi durate l’adolescenza significa riuscire a coniugare impegno scolastico e voglia di vivere fino in fondo la propria adolescenza.
È un’età in cui il desiderio di rispondere a tutti gli stimoli e le opportunità che “il mondo” ci offre è particolarmente intenso, si cercano nuove esperienze, si sente il bisogno di essere sempre in contatto (fisico o attraverso i social network) con gli amici e le persone affettivamente significative.
Questo “vivere al presente” rischia di mettere in secondo piano il fatto che proprio negli anni dell’adolescenza si mettono le basi per costruire il proprio futuro e questo comporta la disponibilità a rinunciare a qualcosa, a fare la fatica di imparare argomenti che all’inizio ci appaiono particolarmente complessi e lontani dai nostri veri interessi. Del resto noi siamo cervello, cuore, anima.
La motivazione a continuare a rimanere concentrati per cercare di imparare qualcosa trova la sua spinta nelle emozioni che proviamo e nella nostra capacità di dare senso a quello che stiamo facendo.
Ma la ricerca di senso spesso passa per altre strade e le emozioni che occupano il nostro cuore e la nostra mente ci rendono difficile trovare il tempo e lo spazio mentale per le cose che dobbiamo imparare e per superare gli insuccessi.
Questi sono i momenti di impasse, nel senso letterale del termine.
Quelli in cui si è bloccati, non si sa come procedere e cosa scegliere.
Si possono collocare lungo un arco che ha ai suoi estremi da un lato le situazioni in cui ci si sente “stressati” perché, nonostante l’impegno, non si riescono a ottenere buoni risultati scolastici per cui si teme che tutto questo renderà impossibile realizzare i propri sogni, dall’altro le situazioni in cui si oscilla fra la tristezza e la rabbia perché è successo “qualcosa” (di solito a livello dei legami affettivi) che porta a dire: in questo momento la scuola è il mio ultimo problema.
E poi ci sono i genitori, con il loro passare dalla delusione all’irritazione, i loro rimproveri e il tentativo di mettere dei limiti.
In situazioni come queste non è facile chiedere aiuto, spesso sono gli altri ad accorgersi che c’è qualcosa che non va e a farlo notare.
Certo ci sono gli amici, qualche professore con cui si sente che “si può parlare”. E magari è lo stesso insegnante che dice: io posso aiutarti fin qui, ma prova a sentire il parere di uno psicologo che si occupi di questi problemi.
Lo stesso discorso può essere fatto dai genitori. Ma a questo punto, anche se si accetta di farsi aiutare, resta da decidere dove e da chi.
Il fatto che lo Sportello di consultazione psicologica sia una risorsa messa a disposizione dalla Scuola in orario scolastico rende questi passaggi molto più semplici.
In effetti in questi anni di attività presso il Centro Studi Casnati molti alunni ne hanno usufruito e quello che è importante sottolineare è che aumenta di anno in anno il numero di casi in cui la domanda di aiuto è formulata dagli stessi alunni, prima che qualcuno li solleciti.
Questa è la principale attività dello Sportello a cui si affiancano la possibilità per i genitori di chiedere un colloquio e gli incontri periodici con singoli gruppi classe finalizzati a una riflessione sulle difficoltà che riguardano la classe nel suo insieme dal punto di vista scolastico e relazionale."
dott. Pala Luigi, Psicologo del Centro Studi Casnati