Gli studenti del Liceo Artistico e dell’Istituto Alberghiero rievocano i fasti della “Belle Epoque”

E’ un omaggio alla Francia e alla mostra di villa Olmo il nuovo progetto che vede insieme le due scuole del Centro Studi Casnati: Liceo Artistico e Istituto Alberghiero. Come ormai da anni, gli studenti si affiancano nella preparazione della “Cena di Gala”, aperta al pubblico, dedicata agli artisti presenti alla mostra organizzata dal Comune di Como che aprirà i battenti venerdì 23 marzo 2007. Il lavoro in questi giorni al Centro Studi Casnati è febbrile: i ragazzi dell’Istituto Alberghiero stanno preparando, sotto la guida dei docenti Pasquale Fonte e Pasquale Dionisio e la visione esperta del direttore Franco Soldaini, la cena di gala (Foie Gras d’Oie de Strasbourg, Beurre Cafè de Paris, Filets de Loup de Mer Sauce Champagne, Tournedos à la Bordelaise, Pommes fondents et Coeur d’Artichauts, Crêpes Suzette, Fraindises); i giovani allievi del Liceo Artistico si stanno occupando dell’allestimento della Sala Ristorante “Al Casnati” con sculture in filo di ferro raffiguranti opere di Toulouse Lautrec come centro tavola, papier dipinti a mano che raffigurano Tour Eiffel, Moulin Rouge e scritti dell’epoca da appendere alle pareti e coccarde per i tovaglioli, tutti rigorosamente nei colori della bandiera francese. Agli ospiti convenuti i ragazzi della classe seconda Liceo Artistico G. Terragni doneranno un’acquaforte raffigurante opere di Toulouse Lautrec stampata con i torchi dell’Accademia Aldo Galli in tiratura limitata. Gli studenti dell’Istituto Alberghiero G. Brera si stanno esercitando, invece, con “Le Grand Rouge”, l’aperitivo che aprirà la serata di gala. “Come non ricordare il fascino discreto delle parigine “fin de siecle”, impresso nella memoria collettiva dai manifesti di Cappiello, Toulouse Lautrec o Mucha e ancora le ninfe agresti che si muovono a loro agio nelle atmosfere gaie e luminose dei quadri di Sisley, Cézanne e Monet…quelle donne, quei volti, quei vestiti, quello stile, quella “joie de vivre” avevano come comune denominatore una grande musa ispiratrice: la bottiglia di Champagne che irrompe nelle notti della Ville Lumière con la sua seta luccicante di divine bollicine” (Franco Soldaini)